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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

Evasione fiscale e sommerso, perché il contrasto di interessi è l'unica soluzione possibile

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 di Alberto Brambilla Se ne parla da diverso tempo ma il "contrasto di interessi" tende spesso a essere trascurato dalla nostra politica. Eppure, in un Paese ad alta infedeltà fiscale come l'Italia, potrebbe rivelarsi la soluzione più efficace per le casse dello Stato, per le famiglie e anche per la battaglia contro lavoro nero e sommerso Alberto Brambilla Che l’imposizione fiscale in Italia sia eccessivamente alta per il combinato di imposte dirette e indirette non v’è dubbio, ma non lo è per tutti. Bisogna infatti chiedersi per chi è così alta e, se non si risponde a questa prima domanda, si continuano politiche che, nel nobile tentativo di ridurre la povertà, hanno invece l’effetto opposto di “addormentare” il Paese. Nel 2008 la spesa per l’assistenza sociale (i trasferimenti Stato-INPS in Legge di Bilancio) era di 73 miliardi, i poveri assoluti erano 2,1 milioni e i poveri relativi 6,5 milioni; nel 2022 spendiamo 157 miliardi e i poveri assoluti sono 5,6 milioni e i r

Terzo Polo senza approdo?

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 di Giovanni Cominelli “Terzo polo” o “Centro” sono metafore di lungo corso della storia politica italiana. Significano pensieri realistici, linguaggio educato,  idea e pratica della politica quale arte del compromesso. Ne consegue, in genere, un’autocollocazione intermedia tra due poli radicali o radicaleggianti. Stanno in questo spazio Forza Italia, Noi Moderati, Azione, Italia Viva, +Europa e sigle minori. Accanto a loro, frammenti di rappresentanza di movimenti cattolici, della vecchia DC nonché del mondo laico, liberale e repubblicano. Secondo i sondaggisti questo spazio vale attorno al 15% dei votanti. Ma è solo un’apparenza algebrica. Intanto, perché il “Centro” ha due facce come Giano: una guarda a destra, una guarda a sinistra. Forza Italia e Noi Moderati guardano a destra. Il “Centro” che guarda a sinistra è, tuttavia, strabico: con un occhio verso l’adiacente PD – è il caso di Calenda – e con l’altro che guarda diritto davanti a sé – è il caso di Bonino/Della Vedova e Renzi.

I PROMOTORI DELLA MARATONA ORATORIA PONGONO INTERROGATIVI PUNTUALI

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  1)  Il disegno di legge costituzionale del Governo sul premierato prevede l’elezione diretta del Presidente del Consiglio senza richiedere per essa la maggioranza assoluta e l’eventuale ballottaggio, consentendo al momento anche l’inaccettabile elezione di un Presidente di minoranza. 2) Il testo rinvia alla legge ordinaria la definizione del sistema per l’elezione delle Camere e del Presidente del Consiglio ma, anziché limitarsi a principi di carattere generale, costituzionalizza elementi tipici di un particolare sistema elettorale, cioè quello che assegna “un premio su base nazionale che garantisca una maggioranza dei seggi in ciascuna delle Camere alle liste e ai candidati collegati al Presidente del Consiglio, nel rispetto del principio di rappresentatività”, come recita l’emendamento presentato dallo stesso Governo. Pertanto, qualora si dovesse cambiare in futuro questo particolare tipo di legge elettorale, sarebbe necessario modificare preventivamente il testo della Costituzione

Premierato, il rischio di spaccare il Paese a colpi di maggioranza

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 Cresce il fronte contrario in Italia. Il tentativo di dialogo con l’opposizione è doveroso piuttosto che restringere il campo al solo centrodestra Stefano Ceccanti Il testo governativo del premierato ha segnato una falsa partenza (questa è la prima tesi che vorrei presentare) anzitutto per ragioni di metodo, la scelta di un’iniziativa unilaterale che è sembrata sin dall’inizio dover per forza sfociare in un referendum, ritenuto di facile vittoria. Le dinamiche di fatto del nostro sistema sembrano aver archiviato quella fase tripolare che aveva marcato con forza le elezioni politiche del 2013 e del 2018. Il 2022 ha segnato il ritorno a un bipolarismo, sia pur asimmetrico, con un centrodestra che è tornato a conseguire una legittimazione popolare di un Governo e una serie di opposizioni che ben difficilmente potrebbero avere un futuro plausibile di governo senza un’ipotesi di convergenza tra loro. Poste queste dinamiche di fatto, piuttosto evidenti, che precludono regressioni multipolar

Claudio Martelli «Riformisti, ora smettete di litigare»

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di Aldo Torchiaro Il Governo? per ora ha fatto poco Il populismo nasce dal giustizialismo, dai tempi di Peròn Prima c’era la politica, oggi solo i politici. Con troppi personalismi. Claudio Martelli, l’enfant prodige che accompagnò Bettino Craxi come vicesegretario del PSI negli anni della leadership socialista ruggente, ci parla di riforme istituzionali e di come i riformisti di oggi siano diversi da quelli di ieri. Claudio Martelli, l’enfant prodige che accompagnò Bettino Craxi come vicesegretario del PSI negli anni della leadership socialista ruggente, ci parla di riforme istituzionali e di come i riformisti di oggi siano diversi da quelli di ieri. «La Fondazione Nenni che ho l’onore di presiedere pubblicherà il carteggio Moro/Nenni padri dell’unico vero riformismo italiano, quello cattolico e socialista. Leggendolo non solo non si può non ammirarne la serietà e la qualità intellettuale e morale, cioè politica, di due grandi leaders e di converso non restare sconfortati guardando ai

CATANIA POSSIBILE

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di David Bonaventura - Vice presidente resp. aree metropolitane Catania è la città dove si costruisce il Futuro,  ci sono tante verità dietro questa affermazione, a Catania abbiamo un importante azienda High Tech dove si inventano e costruiscono i semiconduttori, i cosiddetti CHIP, dispositivi che costituiscono l’infrastruttura fondamentale del Futuro,  Catania è la città dello YIN e YANG, della pietra nera dell’Etna fucina degli Dei, e di quella bianca di Siracusa patria di Archimede,  a Catania ci si imbatte nelle sfide del nostro tempo: quella del Lavoro, abbiamo un considerevole tasso di lavoro nero è malpagato, che difatti blocca la crescita socio-economica della nostra comunità a vantaggio di pochi, quella ambientale,  la nostra area metropolitana vanta il primato europeo del numero più alto di automobili private per abitante, questa situazione produce un traffico caotico che frena l’economia, oltre a generare una crisi ambientale con effetti devastanti sulla salute pubblica, que

Esserci per un progetto di rinascita del movimento riformista

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di Paolo Mangione - Presidente onorario di Sicilia Riformista   Dinnanzi all’incessante dilagare del turpiloquio, dell’aggressione verbale (e fisica) sui social, sui media ma anche per la strada, nelle assemblee e negli organismi istituzionali, ci sono momenti che ti assale uno scoramento tale per cui non vale la pena reagire e lasciare che il degrado fisico e spirituale completi il suo corso e tocchi il fondo. Ma poi guardi gli occhi  ed il sorriso dall’innocente splendore dei tuoi nipotini  e pur se ti assale l’angoscia ti rendi conto che devi reagire, fare qualcosa, non demordere, perché loro hanno diritto ad un futuro e devi ancora non fermarti, chiamare gli amici, i compagni, quanti in passato insieme consapevolmente e con responsabilità  chiamare, organizzare e contribuire a ristabilire un ritorno alla discussione  ed alla decisione nella pratica della democrazia, nel rispetto dell’altro, nella libertà, nell’ascolto delle ragioni altrui con pacatezza, ricercando valori ed ideali

VOGLIAMO UN PAESE CHE PENSA RIFORMISTA

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Alessandro Barbano  Care lettrici e cari lettori, abbiamo un’ambizione. Vogliamo essere la piazza delle idee riformiste del Paese. Di più, vogliamo incarnare un modo di pensare riformista. Vogliamo rappresentare un’amicizia intellettuale per tutti i cittadini che non capiscono, e non accettano, il ricatto di una scelta tra il bianco e il nero, cioè la riduzione della complessità della politica e della vita a due opzioni contrapposte, ma in un certo senso simili. Perché figlie della stessa demagogia. Molti di quei cittadini ormai vivono con i tappi alle orecchie. Spengono la tv per proteggersi dalla banalità binaria dei talk e sottrarsi a quello che Giuseppe De Rita ha definito il virus dell’opinione. Cioè un microbo che scolla le idee dalla loro connessione oggettiva con i saperi e i contesti, e da quella soggettiva con le competenze individuali. Si arriva così a discutere del conflitto tra arabi e israeliani, o tra russi e ucraini, come se si trattasse di scegliere tra due canzoni di

Fondi Ue: a Catania Commissione europea e dirigenti Regione

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 Una delegazione della Commissione europea in visita oggi nei luoghi dei progetti co-finanziati con i fondi Ue tra Catania e l’area interna del Calatino. Tra microcomponenti per applicazioni in campo industriale e su dispositivi elettronici e nuovi sistemi di elettrificazione per immettere in rete l’energia prodotta da fonti rinnovabili, stamattina sono stati visitati lo stabilimento di STMicroelectronics, nell’Etna valley, e la nuova stazione elettrica realizzata da Terna a Vizzini.  Stm sta sviluppando il progetto di Microelettronica Ipcei (Importanti progetti di comune interesse europeo), candidato al sostegno del Po Fesr 2014-2020 attraverso l’azione 1.2.1. L’intervento prevede la realizzazione di chip ad alta efficienza energetica, semiconduttori e sensori intelligenti. Terna ha poi sviluppato a Vizzini una struttura che consentirà di convogliare nella rete l’intera potenza prodotta dagli impianti da fonti rinnovabili, ma anche di far fronte alle nuove richieste di connessione e a

Governo: Cdm impugna l.Stabilità '24/'26 Regione Siciliana

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  Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha esaminato otto leggi delle Regioni e delle Province autonome e ha quindi deliberato di impugnare la legge della Regione Siciliana n. 1 del 16/01/2024, 'Legge di stabilità regionale 2024-2026', in quanto - si legge sempre nel comunicato finale diffuso da Palazzo Chigi - talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di coordinamento della finanza pubblica, violano gli articoli 97, primo e secondo comma, e 117, terzo comma, della Costituzione". (AGI) BAL

LE IMPOSSIBILI NOZZE DEI CIELI

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L’accordo fra Ita e Lufthansa si complica. Potrebbe saltare? Il nodo delle condizioni imposte da Bruxelles Di Stefano Cingolani  Quel matrimonio non s’ha da fare a quelle condizioni: Margrethe Vestager, la commissaria alla Concorrenza, si gioca una partita politica personale La ricerca del partner era stata meno difficile del previsto. Non c’era proprio la fila davanti al Mef, ma il mercato italiano fa gola L’idea di fondo nella Ue è che la concorrenza equivale soprattutto al pluralismo dei soggetti, dunque più operatori ci sono meglio è Ci vuole un piano B. Air France si frega le mani, ma difficile che torni sui suoi passi, la storia con Alitalia ha lasciato troppe ferite Alitalia,chi era costei? Non vi scappi mai di pronunciare quel nome. Damnatio memoriae e forse se lo merita. I dirigenti di Ita Airways non vogliono sentirsi dire nemmeno che sono eredi della disastrata, sfruttata, dissanguata compagnia di bandiera. Nuova società, nuova vita, nuovi conti, nuovi soci. Anche se i vecch

Siccità: piano razionamento in Sicilia,si scavano nuovi pozzi

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  Nuovo piano di razionamento per mitigare la siccità in  Sicilia . Sono tre i cantieri per la trivellazione di nuovi pozzi già aperti da  Sicilia cque: a Caltabellotta, al campo Favara di Burgio e in contrada Zacchia, a Prizzi. In quest’ultimo i lavori sono cominciati da pochi giorni. Inoltre, sono in corso nuove ricerche idriche sul monte Carcaci fra Prizzi e Castronovo, nel Palermitano. Nel frattempo, è stato definito con l'Autorità di bacino un nuovo piano di razionamento, dopo quello scattato a inizio gennaio.   Saranno complessivamente 93 Comuni serviti da  Sicilia cque, compresi nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani, per un bacino di circa 850 mila residenti. Le riduzioni della portata d'acqua sono comprese fra il 10% e il 45% a seconda degli acquedotti che alimentano i serbatoi comunali. Le punte maggiori sono previste in 15 centri del Nisseno e dell'Agrigentino che dipendono dal sistema Fanaco. La decisione, presa di concerto con le au

Psichiatria: 100 anni fa nasceva Basaglia il "rivoluzionario"

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  Cento anni fa nasce a Venezia Franco Basaglia psichiatra rivoluzionario e padre della legge 180, la norma che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio dei pazienti istituendo i servizi di igiene mentale pubblici. Grazie alle sue teorie e all’esperienza messa in pratica nei manicomi di Gorizia e Trieste ha ridato  diritti  e dignità a migliaia di persone. Uomini, donne, ragazzi con Basaglia hanno potuto riprendersi la vita e disporre del proprio tempo.      Da istituzione pensata per difendere i sani dai malati, l’ospedale psichiatrico è diventato il luogo dove persone deboli potevano essere curate liberamente. E Basaglia nell'ospedale psichiatrico di Trieste riesce a realizzare una concreta alternativa al manicomio. Nella primavera del 1980 si ammala e muore a Venezia il 29 agosto. Sono diverse le iniziative in programma a Trieste in questi giorni per ricordare la rivoluzione basagliana, tra eventi, dibattiti, tavole rotonde, promossi in